Chi ha diritto e a quanto ammonta l’assegno unico per i figli. La misura sarà discussa nei prossimi giorni al Senato.
ROMA – Chi ha diritto e a quanto ammonta l’assegno unico per i figli. La misura, come riferito dallo stesso ministro Gualtieri, entrerà in vigore dal 1° luglio 2021.
L’iter in Senato è iniziato lo scorso 13 ottobre. Una discussione che in commissione Lavoro di Palazzo Madama si è conclusa il 10 marzo con il via libera all’unanimità senza modifiche al testo rispetto a quello approvato alla Camera. Nei prossimi giorni il provvedimento è atteso in Aula..
Assegno unico per i figli, le novità
L’accordo sull’assegno unico per i figli nell’ultimo vertice a Palazzo Chigi è un ulteriore passo in avanti per l’entrata in vigore della misura, attesa per il 1° luglio 2021.
A chi è rivolto
L’assegno unico per i figli sarà rivolto a tutte le famiglie con figli a carico (dal settimo mese di gravità fino ai 21 anni). La misura spetterà non solo ai lavoratori dipendenti, ma anche ad autonomi, liberi professionisti e disoccupati.
Come si calcola
Sono in corso le valutazioni per calcolare l’assegno unico per i figli. Come riportato dal Corriere della Sera, si profilano due possibilità. L’ammontare dell’assegno sarà composto da una quota fissa e una variabile, quest’ultima calcolata in base al numero dei figli e alla loro età. Dal secondogenito si avrà una maggioranza del 20%, mentre i figli disabili avranno una quota maggiore tra il 30% e il 50%.
Chi ne ha diritto
L’assegno è rivolto alle famiglie con figli fino ai 21 anni. Il Governo valuta la possibilità di dare direttamente i soldi ai ragazzi con età compresa tra i 18 e 21 anni. I maggiorenni, che riceveranno una cifra ridotta, dovranno rispondere a determinate condizioni come l’iscrizione all’università o a un corso di formazione scolastica o professionale.
A quanto ammonta
Nelle prossime settimane si deciderà anche la quota di questo assegno che potrebbe essere compreso tra i 200 e i 250 euro.
Quando parte la misura
La misura dovrebbe partire da luglio 2021. La discussione in Senato è iniziata e nei prossimi giorni è atteso il via libera da parte di Palazzo Madama.